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27 maggio 2012 7 27 /05 /maggio /2012 08:12

 

 

 

Lunedì  4  Giugno 2012 ore 20,30

 

 

presso il teatro Parrocchiale di Sesso

 

Presentazione del  Libro


“Odilia e la Casa dei due pioppi”

 

 

 

Sono stato interpellato in questi giorni dalla signora Dilva Attolini che mi ha informato di questo libro dove si racconta la storia di Giuliano Orlandini che ha vissuto nella "Casa dei due pioppi " a Sesso e che si trova in fondo a via Ferri che una volta era "Vialato". E da li ricordando le mie origini ho scoperto quale era la casa e che è quella dove hanno abitato la famiglia di mio nonno Virginio con mio padre e le sue due sorelle Lidia e Adriana. Infatti negli appunti del libro (che non ho ancora letto) che mi ha mandato l'autrice dopo aver scoperto la parentela di terzo grado , viene menzionata anche la mia famiglia.

Sono curioso di conoscere il libro .

Ciao a tutti Artemio.

 

 

 

 

 

 

 

 

L’autrice è Dilva Attolini, mentre Maria Alberta Ferrari ne ha curato la grafica e i disegni all’interno, ispirati all’antico mondo contadino.

Dilva Attolini, montanara di Castelnovo né Monti, è la madre di Daniele Orlandini, detto “BILLO”, giocatore di calcio che gli appassionati di questo sport conoscono molto bene.  Billo fa parte della Bagnolese, squadra che milita nel campionato di serie D, di Bagnolo in Piano.

E’ un Orlandini anche il protagonista della storia narrata nel libro, precisamente Giuliano Orlandini, cognato dell’autrice, che ha sposato uno dei suoi tanti fratelli.

( In questi giorni si è scoperto che il protagonista è pure cugino in terzo grado di Artemio, Ausilia ,Virginio Orlandini, attivi in parrocchia, che hanno abitato pure loro alla Casa dei due pioppi.)

Giuliano nasce in questo paese, Villa Sesso, nel 1931. Vive i primi due anni al casolare, che si trova ancora, ristrutturato, ma riconoscibilissimo, in fondo a via Ferri. Oggi al posto dei due pioppi due colonne di mattoni reggono il cancello.

A quel tempo, a seguito di litigi e incomprensioni, Odilia abbandona la Casa dei due pioppi e cambia il destino di Giuliano che va a vivere in città, portato via dal suo casolare, dalle adorate zie e dal nonno Zeffirino.

Nella prima parte del racconto, si narra della nostalgia di Giuliano per la casa del nonno, dove per  fortuna, Giuliano bambino, spesso può ritornare: nelle domeniche, nei giorni di festa, nelle lunghe assolate estati. Assieme a Giuliano anche l’autrice ricorda l’antico mondo contadino, di cui lei in montagna aveva fatto parte, e ne ha una garbata nostalgia. C’è dentro il suo amore per la terra, per le cose semplici, che si stanno allontanando sempre più dai pensieri delle nuove generazioni.

Nella seconda parte c’è sullo sfondo la città di Reggio. Il periodo storico è quello che va dal 1931 al 1945, ai tempi del fascismo.

Gli animatori della serata vi racconteranno questo mondo passato attraverso letture e attraverso i testi delle canzoni popolari che sono rimaste nel cuore degli uomini e che hanno accompagnato la vita delle passate generazioni, ma che sono ancora bellissime da cantare insieme, come “Quelle stradelle”, “Rosina bella”, “Quando saremo a Reggio Emilia”, “Sento il fischio del vapore”……………


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